mercoledì 7 ottobre 2009

2.2 – La relazione fra modelli comportamentali e conflittuali, e foglietti embrionali

p. 91. Il conflitto biologico si decide nell’istante della DHS, ossia in quel secondo si definisce il conte-nuto conflittuale sul cui binario a sua volta corre tutto il restante conflitto biologico.

p. 95. L’uomo sente e percepisce in realtà secondo regole biologiche arcaiche e avverte pure conflitti biologici mentre crede di pensare in modo distaccato dalla natura. Viviamo un terribile dilemma. Se seguiamo i modelli di comportamento che la natura ci ha dato, ci troviamo forzatamente nella situa-zione di dover accettare ogni tipo di svantaggio sociale che ci porterebbe alla rovina. Se invece se-guiamo le norme create per noi dai politici, dai giuristi e dalla chiesa, che per lo più sono contrarie al nostro codice arcaico personale, allora andiamo a finire nel conflitto drammaticamente già pro-grammato.

p. 99. Se una persona vive una DHS, a livello inconscio associa il contenuto del conflitto biologico sca-tenato dalla DHS ad un ambito biologico concettuale, come ad esempio all’ambito del rapporto “ma-dre/bambino”, o all’ambito “territorio”, o all’ambito “acqua”, o “paura nucale”, o “stima di sé”, o altri ambiti ancora.

p. 100. Il nostro inconscio sa fare distinzioni precise: mai una svalutazione di sé nella sfera sessuale (es. “rammolito!”) causa osteolisi delle vertebre cervicali, bensì sempre osteolisi del bacino, con con-seguente [un cosiddetto, rg] cancro osseo del bacino nella fase di riparazione. Mai un conflitto di sva-lutazione di sé nell’ambito rapporto madre/bambino (“madre snaturata!”) causerebbe osteolisi del bacino, ma sempre un’osteolisi della testa dell’omero sinistro (nelle destimani).

p. 116. [Il programma speciale biologico e sensato, rg] è una opportunità biologica per restare in competizione; in altre parole, se un individuo non supera per lungo tempo il metodo di selezione in-flessibile dalla natura all’interno di un determinato ambito, viene eliminato dalla competizione. In questo metodo di selezione, gli “organi vecchi” sono meno esposti di quelli “recenti” perché hanno i loro relè nel paleoencefalo e sono indispensabili per la vita, sebbene quelli dei relè di territorio han-no una fase di soluzione talvolta molto pericolosa.

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