mercoledì 7 ottobre 2009

2.1 - La relazione psiche – cervello (centrale e dell’organo) – organo

p. 64. Tutti gli esseri viventi hanno un cervello dell’organo, ma solo gli animali e fra questi l’uomo hanno in più un cervello centrale, nel cervello, che non è diverso da quello d’organo, ne è un com-plemento e un supplemento.

p. 66. Psiche cervello centrale e cervello d’organo organo

p. 219. Tutte le cellule degli organi sono collegate fra di loro e così pure ogni nucleo delle cellule, os-sia ogni loro minicervello è collegato con tutti gli altri minicervelli del corpo. Possiamo considerare la somma di questi minicervelli come un secondo cervello, ossia il cervello d’organo.

p. 77. Il nostro organismo funziona così: la psiche è il programmatore, il cervello è il computer e il corpo è la macchina. Il sistema risulta ancora più affascinante perché il computer [ad ogni nuova e-sperienza,rg] crea da sé una nuova parte del programmatore (psiche) da cui a sua volta viene ripro-grammato.

p. 100. Ad ogni ambito concettuale biologico appartiene un preciso relè nel cervello, che in caso di malattia chiamiamo “focolaio di Hamer”. Ogni ambito concettuale biologico ha dunque un “proprio relè”. Nell’istante della DHS, particolari codici vanno dal focolaio di Hamer all’organo che è correlato a questo focolaio di Hamer. Si può quindi dire che ogni focolaio di Hamer ha il “proprio organo”. Così l’evento ai tre livelli è un solo evento, con un decorso sincrono dal focolaio di Hamer all’organo, con la differenza di una frazione di secondo.

p. 67. Il sincronismo dei tre livelli. Se constatiamo un sintomo organico (quel che chiamiamo comu-nemente malattia) allora dobbiamo renderci conto che tutto l’organismo è percorso da un sintomo corrispondente, dunque anche sul piano psichico, sul piano del cervello centrale e di quello dell’organo.

p. 71. La predeterminazione del sistema. La questione affascinante è che questo sistema è predeter-minato. Se conosciamo bene uno dei tre livelli, possiamo dedurre e determinare precisamente gli altri due.

p. 71. [Più precisamente,rg] a partire dalla conoscenza precisa di uno dei tre livelli, conoscendo an-che solo pochi altri dati, come il sesso della persona, se è mancina o destrimane, giovane o vecchia, possiamo effettivamente determinare lo stato degli altri due livelli.

p. 76. Il ritmo uniforme. Quindi, tutto avviene sempre simultaneamente sui tre livelli e con ritmo uni-forme.

p. 84. Leggi dimostrabili. La NM non è una dottrina fideistica, ma una visione biologica globale, in grado di essere provata scientificamente e riprodotta in ogni momento e per qualsivoglia caso.

p. 84. Il sistema è integrato. Persino la distinzione concettuale tra psiche, cervello e organo è acca-demicamente fittizia. In verità si tratta di un tutto unico e non si può sensatamente immaginare una cosa senza l’altra.

p. 104. Lavorare in vitro significa lavorare in provetta [in laboratorio, rg] ossia fuori dall’organismo vivente. A nessuno è stato possibile ancora provocare un cancro in un organo che sia stato separato dal cervello, ossia in una preparato d’organo. In vitro si possono in pratica coltivare solo dei sarcomi, ossia la proliferazione del tessuto connettivo […] perché ha in sé un impulso alla proliferazione per una rapida cicatrizzazione.

p. 394. Con i tre livelli (psiche, cervello e organo), si rende comprovabile e riproducibile la Nuova Medicina; i tre livelli costituiscono di fatto un sistema sovra-determinato: se conosco bene anche solo un livello (ad esempio quello psichico dei conflitti biologici), sono in grado di dedurre e determinare gli altri due livelli.

p. 347. La terapia. Andrebbe distinta a tre livelli: 1. Livello psichico, terapia pratico-psichica con sano buon senso; 2. Livello cerebrale, osservando il decorso e la terapia delle complicanze cerebrali; 3. Livello organico, terapia delle complicanze negli organi.

p. 348. Anche se occorre restare sempre ben consapevoli del fatto che nel nostro organismo tutto avviene contemporaneamente, dunque in modo sincrono. Quindi, in futuro nessun paziente potrà più essere curato da uno specialista: uno per l’anima, uno per il cervello e uno per gli organi. Ma da un team che abbia esperienza globale e mai altrimenti.

Nessun commento:

Posta un commento